ALDO CAPITINI

Aldo Capitini (Perugia, 23 dicembre 1899 – Perugia, 19 ottobre 1968) è stato un filosofo, politico, antifascista, poeta ed educatore italiano. Fu tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pensiero nonviolento gandhiano, al punto da essere definito il “Gandhi italiano”.

Capitini indica tra i nomi che gravitano nei circoli dell’antifascismo fiorentino anche quello di Claudio e Della Valle. La stima di Capitini per Claudi è ulteriormente testimoniata anche da una copia fotostatica della dedica scritta da Capitini su Atti della presenza aperta: «A Claudio, con affetto. 4 giugno 1945 Aldo» (L’opera citata corrisponde a A. Capitini, Atti della presenza aperta, Sansoni, Firenze 1943). I rapporti tra Claudi e Capitini sono mediati e favoriti dalla figura di Jim della Valle. Capitini viene nominato più volte nella corrispondenza tra Della Valle e Claudi. Riportiamo un passaggio curioso di una lettera scritta da Della Valle a Claudi: «Mi disse Capitini che non capiva se ero economa o no. Io gli risposi che non mi piaceva spendere i soldi inutilmente ed è vero» (F.C., Lettera di Jim della Valle a Claudio Claudi, 1 marzo 1937, C. COR. J.24). Un tono cordiale che ritorna anche in un’altra lettera: «Tu puoi dire ai tuoi che io sono da un po’ di tempo a Roma, se permettono quindi che venga a salutarti nel ritornare a casa dato che devo ripassare da Foligno, perché mi devo fermare da Capitini» (F.C., Lettera di Jim della Valle a Claudio Claudi, 1 marzo 1937, C. COR. J.25).

Capitini nutre  nei confronti di Della Valle sentimenti di profonda stima come attestato da alcune lettere scritte da Capitini al suo amico Guido Calogero: «Carissimo Guido, / la Della Valle (una mia amica che stava a Firenze, molto interessata a studi orientalisti) e poi sposata a un soldato americano si dà molto da fare per il convegno Oriente-Occidente. Ha tradotto la mia circolare in inglese e ne ha fatto duecento copie. Me ne ha mandata una e anch’io l’ho moltiplicata per diffonderla» (A. Capitini – G. Calogero, Lettere 1936-1968, a cura di Thomas Casadei e Giuseppe Moretti, Carocci, Roma 2009).

«Carissimo [Giudo], Vorrei che tu facessi mandare dall’editore il tuo libro “La scuola dell’uomo” a questi due indirizzi; si tratta di due persone che possono occuparsi per una traduzione di esso in America: ad avvisarli penso io. Ma è meglio che il libro sia spedito dall’Editore; ed è bene che la proposta la faccia tu, così può farti spendere meno o nulla: se c’è spesa, son disposto a rimborsarla. / […] Doctor Imelde Della Valle / c. of Miss Merryman / 214, St. Marks Sq. / W. Philadelphia Pa / (Nord America)» (A. Capitini – G. Calogero, Lettere 1936-1968, a cura di Thomas Casadei e Giuseppe Moretti, Carocci, Roma 2009).

PAOLO MARLETTA

Lo scrittore italiano Paolo Marletta (Catania, 8 gennaio 1914 – Roma, 4 marzo 2010) ha frequentato la Normale di Pisa laureandosi nel 1934. Riportiamo un breve ricordo in cui Marletta descrive la sua amicizia con Claudi: «Eravamo amici dal lontano 1932, quand’egli entrò alla Normale di Pisa. […] E mi accade spesso di pensare a lui, anche perché posseggo, donatomi da sua madre e attaccato al muro nel mio studio, quel delizioso quadretto che lei stessa, pittrice valorosa, aveva dipinto per lui pochi mesi prima ch’egli morisse» (Omaggio, p. 24).

CARLO SALANI

Carlo Salani (Calavorno, 4 marzo 1906 – Firenze, 28 ottobre 1983). Insegnante, uomo politico italiano vicino all’opera e al pensiero religioso di Aldo Capitini del quale condivide il valore morale e rivoluzionario del fenomeno religioso. Claudi e Salani si incontrano a Pisa tra il 1932 e il 1934.